Il Sole 24 Ore - 15/01/2020
Nato come offerta di spazi “indipendenti”, è diventato popolare quando importanti corporate mondiali lo hanno incluso nelle loro strategie di real estate.
Rappresenta un modello lavorativo e di allocazione degli spazi lavorativi che si sta sviluppando molto velocemente in tutti i Paesi, in termini numerici, economici e organizzativi.
I coworking nascono come offerta di spazi per lavoratori indipendenti che avevano il desiderio di lavorare in ambienti comuni e organizzati.
Il mercato del coworking in Europa sta prendendo forma anche grazie ad importanti transazioni registrate nel 2018. Città come Londra, Parigi e Varsavia stanno dominando il mercato europeo del coworking. Attualmente Londra presenta la rete europea più fitta, con un incremento dell’offerta di oltre 180mila mq di nuovi spazi nel 2018 (+13% rispetto al 2017). In città nel 2018 si sono registrati 70 nuovi progetti, principalmente nella City e nel West End.
Considerando tutte le 18 città europee analizzate nel report, anche Milano, Vienna, Colonia e Dublino hanno registrato un trend in espansione.
I punti di forza del coworking sono: la flessibilità che consente ad aziende e a lavoratori individuali di affittare in caso di bisogno spazi di lavoro (scrivanie, uffici privati o uffici per riunioni), comprensivi di un’ampia offerta di servizi con il vantaggio di controllare meglio i costi immobiliari; l’economicità dell’affitto di una postazione rispetto alla gestione di un proprio ufficio e la flessibilità dei costi in relazione al tempo di utilizzo della postazione.